Pubblicato il Marzo 23, 2023 2 Creato il Marzo 23, 2023 Da wp_774741 ultime domande 1 / 100 Immettere sul mercato prodotti agricoli con residui di prodotti fitosanitari: Comporta comunque una infrazione alla Legge. È poco prudente, ma non è comunque un comportamento sanzionabile. Costituisce una grave infrazione nel caso di residui che superino il limite ammesso per legge. 2 / 100 Il monitoraggio dei residui di fitofarmaci negli alimenti viene effettuato regolarmente? Sì, a cura delle ASL e i dati vengono pubblicati dal Ministero della Salute ogni anno. No, i controlli dei residui negli alimenti posti in commercio sono molto rari. Si effettuano dei controlli, ma non vengono prodotti dei rapporti sulle risultanze. 3 / 100 I livelli massimi dei residui stabiliti per le diverse sostanze e colture sono pubblicamente consultabili? No, sono un segreto detenuto dalle aziende produttrici di fitofarmaci. Sono pubblici, ma accessibili solo agli organi deputati ai controlli alimentari. Si. 4 / 100 La normativa europea stabilisce che: La protezione delle piante viene prima della sicurezza alimentare . La sicurezza alimentare viene prima della protezione delle piante. Sicurezza alimentare e protezione delle piante hanno pari importanza. 5 / 100 Il Limite Massimo di Residui di un prodotto fitosanitario è uguale per tutti gli alimenti? Si. No, è specifico per ogni alimento. No, la frutta ha un limite massimo di residui diverso dalla verdura. 6 / 100 Cosa indica il Limite Massimo di Residui? La quantità massima del fitofarmaco che può ritrovarsi negli alimenti e nei mangimi. L’intervallo di tempo tra l’ultimo trattamento e la raccolta. Il tempo di rientro in campo dopo un trattamento. 7 / 100 Esistono soggetti a rischio che dovrebbero evitare l’utilizzo dei prodotti fitosanitari? Sì, ad esempio chi soffre di asma, di disturbi neurologici, di malattie croniche al fegato e ai reni. Le donne. I forti fumatori. 8 / 100 Che intervallo occorre normalmente considerare come tempo di rientro? Almeno 24 ore, se non specificato diversamente in etichetta o nella scheda di sicurezza. Almeno 21 giorni. Un intervallo in giorni pari all’intervallo di sicurezza. 9 / 100 Cosa è il tempo di rientro? Il tempo necessario per far rientro in campo senza dispositivi di protezione Il tempo che deve passare tra l’ultimo trattamento e la raccolta. Il tempo che deve passare prima di effettuare un nuovo trattamento. 10 / 100 Esistono prodotti fitosanitari che possono causare manifestazioni allergiche? Si. No, i prodotti che possono causare allergie non sono autorizzati in commercio. Tutti i fitofarmaci causano sicuramente allergie. 11 / 100 I prodotti fitosanitari possono danneggiare il sistema nervoso? Sì, alcuni fitofarmaci come i fosforganici e i carbammati colpiscono il sistema nervoso. Non si conoscono casi di fitofarmaci che danneggino il sistema nervoso. Si, tutti i fitofarmaci danneggiano sicuramente il sistema nervoso. 12 / 100 Da cosa dipende la gravità di una intossicazione cronica? Dall’età della persona intossicata. Dal fisico dell’utilizzatore. Dal tipo e dalla quantità di sostanze assorbite. 13 / 100 Cosa è l’intossicazione cronica? È un’intossicazione che si verifica a seguito di ripetute esposizioni, che possono ripetersi anche per mesi o anni prima di dare sintomi evidenti. È un’intossicazione acuta che non passa mai. È una forma di intossicazione meno grave di quella acuta. 14 / 100 Le intossicazioni acute da prodotti fitosanitari riguardano anche i bambini? Sì, in rarissimi casi. Sì, le intossicazioni acute da fitofarmaci non sono infrequenti nei bambini. Non si sono registrati casi di intossicazioni acute da fitofarmaci sui minori in Italia. 15 / 100 Quali sono i vantaggi nel disporre una persona in stato di incoscienza nella posizione laterale di sicurezza? Si impedisce alla lingua di scivolare verso la gola e, in caso di vomito, i liquidi non vanno ad ostruire le vie aeree. Si tranquillizza la vittima. Si facilita il risveglio della vittima. 16 / 100 Come va disposta una persona incosciente che presenta respirazione e battito cardiaco regolari? Nella posizione laterale di sicurezza. A pancia in su. A pancia in giù. 17 / 100 Se controllando una persona intossicata non si sente più il battito, occorre: Praticare immediatamente la respirazione artificiale insieme al massaggio cardiaco. Praticare un bel massaggio in tutto il corpo. Far bere al paziente una bevanda fresca. 18 / 100 Se una persona intossicata ha smesso di respirare, occorre: Mettere un cuscino sotto la nuca. Bagnarlo con acqua fredda. Praticare la respirazione artificiale. 19 / 100 In caso di sospetto avvelenamento, cosa occorre verificare su un paziente in stato di incoscienza ? Che respiri liberamente e che il cuore batta con regolarità. Il colore della pelle. La temperatura del corpo. 20 / 100 Dove si possono trovare le informazioni da fornire al pronto soccorso in caso di sospetto avvelenamento? Sull’etichetta della confezione del prodotto che la vittima stava utilizzando. Nel registro dei trattamenti. Nel Piano di Prevenzione dei Rischi. 21 / 100 In caso intossicazione dovuta a esposizione polmonare a prodotti fitosanitari occorre: Portare al più presto la vittima all’aria aperta, facilitare la respirazione, se necessario praticare la respirazione artificiale. Bisogna portare la vittima all’aria fresca. Bisogna praticare subito il massaggio cardiaco. 22 / 100 Per ridurre il rischio di esposizione polmonare ai prodotti fitosanitari è necessario: Indossare degli adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Trattenere il fiato quando si prepara la miscela. Indossare guanti di gomma. 23 / 100 In caso di intossicazione da ingestione di prodotti fitosanitari occorre: Somministrare latte. Indurre sempre il vomito. Risciacquare la bocca con acqua e contattare un centro antiveleni per ulteriori consigli. 24 / 100 Quale di questi sintomi può far sospettare un avvelenamento da fitofarmaci? Sonnolenza al risveglio. Malesseri generali quali sudorazione, debolezza, nausea, spasmi muscolari. Aumentato senso dell’appetito durante il trattamento. 25 / 100 L’intossicazione per ingestione di prodotti fitosanitari si verifica soprattutto a causa: Di pesticidi travasati dai loro contenitori originali in contenitori alimentari. Di preparazione della miscela senza indossare i dispositivi di protezione individuale. Di rovesciamento accidentale del prodotto. 26 / 100 In caso di esposizione dermale a sostanze pericolose occorre: Correre subito dal medico. Rimuovere gli indumenti contaminati e lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. Leggere per prima cosa tutta la scheda di sicurezza (SDS) fornita col prodotto. 27 / 100 La pelle assorbe prodotti tossici: Nello stesso modo in tutto il corpo. Solo nella zona delle mani. In diversa misura. In certe aree del corpo l’assorbimento è più veloce. 28 / 100 Cosa si intende per intossicazione acuta? Una intossicazione i cui sintomi compaiono entro le 24 ore dall’esposizione. Una intossicazione i cui sintomi compaiono entro sei mesi dall’esposizione. Una intossicazione i cui sintomi compaiono entro un anno dall’esposizione. 29 / 100 Da cosa dipende il rischio di intossicazione da prodotti fitosanitari? Dalla tossicità del prodotto e dall’esposizione dell’operatore Dalle caratteristiche chimiche del prodotto. Dalla concentrazione con cui ogni prodotto viene utilizzato. 30 / 100 Gli effetti tossici derivanti dai prodotti fitosanitari possono derivare: Da una singola esposizione a dosi elevate di prodotto. Da un’esposizione a bassi dosaggi ma che si verifica per un lungo arco di tempo. Sia da una esposizione singola che da esposizioni ripetute. 31 / 100 La pericolosità dei prodotti fitosanitari dipende: Dalla tossicità del principio attivo. Dalla tossicità della sostanza attiva, dei coadiuvanti e dei coformulanti presenti nel formulato commerciale. Dall’imprudenza dell’utilizzatore. 32 / 100 Quali provvedimenti occorre adottare se durante i trattamenti con prodotti fitosanitari compaiono chiazze cutanee (arrossamenti della pelle e bolle)? Il soggetto si deve allontanare dalla fonte di contaminazione, lavare accuratamente le superfici cutanee interessate con acqua e sapone neutro e rivolgersi al medico. Il soggetto deve cospargere immediatamente le superfici cutanee interessate con una pomata medicata. Il soggetto deve lavare le parti cutanee interessate con alcol. 33 / 100 Attraverso quali vie può avvenire un’intossicazione acuta? Solamente per ingestione. Attraverso la pelle, per ingestione e attraverso l’apparato respiratorio. Solamente attraverso la pelle. 34 / 100 I contenitori usati dei prodotti fitosanitari possono essere conservati in azienda? No, devono essere immediatamente smaltiti secondo le procedure di legge. Si, possono essere conservati temporaneamente, dopo essere stati lavati, all’interno del luogo individuato come deposito dei prodotti fitosanitari, separati dagli altri prodotti stoccati. Si, possono esser conservati in qualsiasi locale dell’azienda purché separati dagli altri materiali. 35 / 100 Come devono essere smaltiti i contenitori usati dei prodotti fitosanitari? Vanno ben risciacquati, quindi stoccati provvisoriamente e successivamente affidati a ditte specializzate per il ritiro. Possono essere smaltiti insieme ai rifiuti urbani. I prodotti meno pericolosi possono essere smaltiti attraverso la normale raccolta urbana. 36 / 100 Per salvaguardare gli insetti impollinatori (es. api) è necessario: Utilizzare i prodotti a dosi più basse di quelle indicate in etichetta. Rispettare scrupolosamente le eventuali indicazioni riportate in etichetta. Utilizzare prodotti sistemici. 37 / 100 La dispersione nell’ambiente per deriva di un prodotto fitosanitario può essere condizionata dalla velocità del vento? Si. No. Si, ma in maniera trascurabile. 38 / 100 Se nell’etichetta di un prodotto fitosanitario è indicata la necessità di rispettare una fascia di rispetto di 30 metri dai corpi idrici occorre: Utilizzare dispositivi capaci di ridurre il fenomeno della deriva. Non eseguire il trattamento in presenza di vento. Rispettare rigorosamente l’indicazione di etichetta come misura di mitigazione del rischio, prevedendo una fascia non trattata di almeno 30 metri fra la coltura e un corpo idrico. 39 / 100 Quali misure dirette possono contribuire a contenere il fenomeno della deriva? Utilizzo di ugelli antideriva e di macchine irroratrici con sistemi antideriva. Utilizzo di prodotti a classificati non pericolosi per l’ambiente acquatico. Interventi agronomici finalizzati al contenimento dell’erosione del suolo. 40 / 100 Quali misure, tra quelle elencate, possono contribuire a mitigare i rischi derivanti dal fenomeno del ruscellamento? Utilizzo di ugelli antideriva e di macchine irroratrici con sistemi antideriva. Interventi agronomici finalizzati al contenimento dell’erosione del suolo. Utilizzo di siepi o barriere artificiali. 41 / 100 La normativa sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari prevede particolari misure di tutela per la salvaguardia delle aree Natura 2000 e delle zone umide definite dalla Convenzione di Ramsar ? Si, la normativa prevede l’adozione obbligatoria dei disciplinari di produzione integrata della Regione. Si, prevede misure specifiche per la mitigazione del rischio che potranno venire inserite nei piani di gestione delle aree protette. Si, prevede l’adozione obbligatoria dell’agricoltura biologica. 42 / 100 Le operazioni di riempimento e di pulizia delle macchine irroratrici possono causare fenomeni di inquinamento puntiforme? Si, se le operazioni avvengono sempre nello stesso luogo e su superfici limitate, senza l’adozione di opportune misure di precauzione. No, perché i quantitativi di prodotto utilizzati sono bassi. No, se si utilizzano prodotti a bassa tossicità. 43 / 100 Come avviene l’inquinamento dei corpi idrici per percolazione? La molecola contenuta nel prodotto fitosanitario viene veicolata dalle acque in senso verticale raggiungendo gli strati di terreno o le falde più profonde. La molecola contenuta nel prodotto fitosanitario viene trasportata dai corpi idrici superficiali in senso orizzontale e può raggiungere luoghi molto distanti, La molecola contenuta nel prodotto fitosanitario viene trasportata dal vento e può raggiungere ambienti molto distanti. 44 / 100 Quando si può parlare di inquinamento puntiforme? Quando i trattamenti vengono localizzati in un zona della coltura. Quando il trattamento da luogo a fenomeni di deriva. Quando l’inquinamento si concentra in una zona ristretta e il prodotto rimane per la maggior parte nel luogo in cui è stato versato. 45 / 100 Da quale fattore può dipendere, tra gli altri, l’effetto negativo di un intervento fitosanitario sugli organismi non bersaglio? Dalla miscibilità del prodotto fitosanitario. Dal tempo di carenza del prodotto fitosanitario. Dalla pericolosità intrinseca della sostanza attiva contenuta nel preparato e dei suoi prodotti di degradazione. 46 / 100 I prodotti fitosanitari sono pericolosi per l’inquinamento dei corpi idrici superficiali e profondi? Si, ma solo gli insetticidi. No, non vengono quasi mai ritrovati nelle acque. Si, per cui bisogna utilizzare molte precauzioni per evitare fenomeni di contaminazione. 47 / 100 Generalmente quanta parte del prodotto distribuito durante un corretto trattamento fitosanitario giunge sul bersaglio? Solo una parte raggiunge la vegetazione trattata. Il 100% del prodotto raggiunge la vegetazione trattata. La maggior parte del prodotto viene persa a causa della deriva. 48 / 100 L’impiego dei prodotti fitosanitari può causare danni all’ambiente? Si, ma solo se il prodotto è molto tossico. Sì, possono contaminare il suolo, l’aria, le acque superficiali e sotterranee. Solamente se i trattamenti vengono effettuati in prossimità di corpi idrici superficiali. 49 / 100 E’ consentito abbandonare o disperdere i contenitori vuoti nell’ambiente? No, in nessun caso. Si, ma solo in attesa di interrarli. Si, purché lontano da sorgenti o corsi d’acqua. 50 / 100 I contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari possono essere utilizzati per altri scopi? Si, solo quelli dei prodotti meno pericolosi. No, mai. Si, purché non siano adibiti a contenere sostanze alimentari. 51 / 100 Quali vantaggi offrono le nuove formulazioni dei prodotti fitosanitari (granuli idrodispersibili, fluido microincapsulato, etc)? Nessuno. Economici ed ambientali. Minore pericolosità per l’operatore, per l’ambiente e maggiore facilità di impiego. 52 / 100 La tracimazione della miscela dall’attrezzatura è da evitare? No, purché il prodotto così perduto non inquini corsi d’acqua circostanti. Si, sempre. No, se si tratta di prodotti poco tossici. 53 / 100 Cosa occorre fare dei recipienti vuoti dei prodotti fitosanitari? Buttarli nelle immondizie avvisando l’azienda municipale dell’igiene urbana. Distruggerli, bruciandoli o interrandoli e darne comunicazione all’azienda ASL. Bonificarli e conservarli in luoghi adeguati, seguendo le procedure di buona prassi, in attesa di conferirli a ditte o centri autorizzati. 54 / 100 Quale deve essere il comportamento nel caso in cui le confezioni presenti nel locale adibito a magazzino dei prodotti fitosanitari si rompano e fuoriescano quantità anche minime di prodotto fitosanitario? Lavare la superficie imbrattata con acqua e convogliare il residuo nella fognatura. Pulire immediatamente le superfici imbrattate, raccogliere il prodotto, se liquido, con materiale assorbente quale segatura o sabbia e smaltirlo come rifiuto speciale pericoloso. È sufficiente asciugare la superficie con una spugna o con uno strofinaccio. 55 / 100 Cosa si deve fare in caso di contaminazione oculare? Sciacquare gli occhi con acqua per 10/15 minuti e recarsi al pronto soccorso. Mettere il collirio. Tenere gli occhi chiusi. 56 / 100 Qualora si verifichino incidenti che possono provocare lo sversamento nell’ambiente di ingenti quantità di prodotti fitosanitari, quali misure è opportuno prendere? Avvertire immediatamente l’Agenzia regionale per l’ambiente, il Dipartimento di Prevenzione della ASL, i vigili del fuoco, cercando nel frattempo, salvaguardando la propria ed altrui incolumità, di limitare il più possibile la dispersione del prodotto. Dilavare con acqua abbondante la zona interessata dallo sversamento. Allontanarsi immediatamente dal luogo dell’incidente ed avvertire quanto prima la guardia forestale. 57 / 100 Quali rischi possono provenire dalla non corretta gestione dei contenitori di prodotti fitosanitari? Nessuno. Solo un deturpamento del paesaggio. Intossicazioni a coloro che ne vengano a contatto e inquinamento ambientale. 58 / 100 Si può irrorare una coltura in presenza di vento? Si, comunque. Si, osservando l’anemometro o tracciati di fumo. No, assolutamente. 59 / 100 La taratura e la manutenzione delle macchine irroratrici sono necessarie per: Fare meno trattamenti. Ridurre i tempi necessari per i trattamenti. Ridurre la dispersione di prodotti antiparassitari nell’ambiente. 60 / 100 Al termine del trattamento, la soluzione che dovesse residuare nella botte: Deve essere obbligatoriamente ridistribuita in campo. Va considerata come rifiuto speciale pericoloso. Può essere conservata fino al prossimo trattamento. 61 / 100 A cosa servono le aree dette biobed? A evitare che le soluzioni di lavaggio delle irroratrici si disperdano nel terreno. Al riciclo delle acque di lavaggio. Al deposito degli agrofarmaci. 62 / 100 Possono essere abbandonati i contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari? Si, purché vengano interrati. Si, possono venire appesi sui bordi del campo per segnalare l’avvenuto trattamento. No, mai. 63 / 100 Cosa si intende per bonifica dei contenitori? Il lavaggio ripetuto del contenitore di un prodotto fitosanitario per ridurne al minimo il residuo. Il conferimento in discarica del contenitore. Lo stoccaggio in azienda a tempo indeterminato. 64 / 100 I prodotti più pericolosi per le api sono: I fungicidi. Gli insetticidi. Gli acaricidi. 65 / 100 I contenitori vuoti possono essere immessi nei cassonetti dei rifiuti urbani? Si. No. Solo nei comuni dove è prevista la raccolta differenziata. 66 / 100 Cosa occorre fare dei recipienti vuoti dei prodotti fitosanitari? Differenziarli e smaltirli con i rifiuti urbani. Sotterrarli o bruciarli. Consegnarli alle ditte iscritte all’Albo dei Gestori Ambientali, autorizzate a raccogliere tale tipo di rifiuto. 67 / 100 Quali sono le modalità con le quali un prodotto fitosanitario viene disperso nell’ambiente? Bruciatura dei contenitori. Contatto e ingestione. Deriva, ruscellamento e lisciviazione. 68 / 100 Per evitare che la nube irrorante fuoriesca dall’appezzamento occorre: Non trattare in caso di vento. Trattare nelle ore più calde. Trattare la sera. 69 / 100 Le misure di mitigazione permettono: Una maggiore diluizione del prodotto nell’irroratrice. La riduzione degli effetti negativi dei prodotti fitosanitari. Una maggiore persistenza del prodotto. 70 / 100 Nei trattamenti con prodotti fitosanitari, per “organismi non bersaglio”si intende: L’insieme delle specie animali che possono subire danni. L’insieme delle specie vegetali che possono subire danni. L’insieme delle specie animali e vegetali che possono subire danni. 71 / 100 Per evitare fenomeni di inquinamento occorre: Osservare scrupolosamente le indicazioni riportate in etichetta. Usare la dose minima di prodotto. Trattare controvento. 72 / 100 Nelle aree sensibili: L’uso dei prodotti fitosanitari può essere vietato o ridotto al minimo. L’uso dei prodotti fitosanitari è sempre vietato. L’uso dei prodotti fitosanitari non prevede norme diverse dalle altre aree. 73 / 100 L’impiego dei prodotti fitosanitari può comportare danni all’ambiente? Si, ma solo se il prodotto è tossico. Si, contaminando acqua, suolo e aria. Mai. 74 / 100 Nel processo di deriva di un prodotto fitosanitario il movimento della molecola è: Prevalentemente verticale. Prevalentemente orizzontale. Provocato dalle correnti aeree. 75 / 100 Nel processo di ruscellamento di un prodotto fitosanitario il movimento della molecola è: Prevalentemente verticale. Prevalentemente orizzontale. Provocato dalle correnti aeree. 76 / 100 Nel processo di percolazione di un prodotto fitosanitario il movimento della molecola è: Prevalentemente verticale. Prevalentemente orizzontale. Provocato dalle correnti aeree. 77 / 100 Nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari occorre evitare l’inquinamento delle acque: Solo quando sono destinate all’uso potabile. Solo quando sono destinate all’allevamento dei pesci. Sempre. 78 / 100 Le informazioni sulla classificazione di un prodotto sono sufficienti per valutare il rischio chimico connesso? Si, perché la conoscenza del pericolo potenziale è sufficiente per valutare il rischio. No, perché il rischio dipende anche da altri fattori, illustrati nella scheda di sicurezza (SDS). No, perché la prevenzione dipende anche da chi la mette in pratica. 79 / 100 Le SDS (Schede Dati di Sicurezza) all’interno di un’azienda devono essere accessibili: A tutti i lavoratori e ai loro rappresentanti, in relazione alle sostanze o alle miscele che essi utilizzano e alle quali possono essere esposti nel corso della loro attività lavorativa. Solo ai rappresentanti dei lavoratori, perché sono documenti riservati. Solo ai lavoratori autorizzati specificatamente dal datore di lavoro. 80 / 100 Riguardo i dispositivi di protezione individuale, è responsabilità del lavoratore: Curarne la manutenzione secondo le istruzioni riportate nella nota informativa. Restituirli al termine della giornata lavorativa al datore di lavoro per la manutenzione. Appenderli in un luogo sicuro quando non si usano. 81 / 100 I d.p.i. destinati a proteggere le vie respiratorie devono riportare: La data di scadenza dei filtri. L’anno di fabbricazione. Il timbro del rivenditore. 82 / 100 I d.p.i. omologati devono riportare la marchiatura: NE. IT. CE. 83 / 100 È obbligatorio indossare i d.p.i. prima di iniziare a manipolare le sostanze pericolose? Si. No. Solo per prodotti che riportano in etichetta la scritta "Pericolo" 84 / 100 Gli indumenti di lavoro ordinari sono considerati dispositivi di protezione individuale? Si. No. Solo quelli di buona fattura. 85 / 100 Chi ha l’obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione individuale? Tutte le imprese. Le sole imprese con personale dipendente. Le imprese con oltre 10 dipendenti. 86 / 100 A chi si estende l’obbligo di utilizzare macchine agricole a norma? A tutte le imprese, con esclusione di quelle che utilizzano esclusivamente manodopera familiare. A tutte le imprese. Alle imprese con oltre 10 dipendenti. 87 / 100 L’obbligo di valutazione dei rischi è in carico: Al lavoratore. Al medico del lavoro. Al datore di lavoro. 88 / 100 Dove vengono descritte le possibili fonti di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori? Nel documento di valutazione dei rischi. Nel registro dei trattamenti. Nelle schede di sicurezza 89 / 100 Cosa comporta l’inosservanza delle disposizioni del D.Lgs n.81/2008 (Sicurezza sui luoghi di lavoro)? Sanzioni di carattere penale oltre a sanzioni amministrative. Solo sanzioni amministrative. Richiami verbali. 90 / 100 Quali categorie di lavoratori sono tutelati dal Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro? Tutti i lavoratori e le lavoratrici, subordinati e autonomi. I lavoratori che hanno una particolare tipologia contrattuale e un particolare orario di lavoro. Tutti i lavoratori, eccetto quelli dipendenti con contratto a tempo determinato. 91 / 100 Quali tipologie di rischio è possibile riscontrare nelle aziende agricole? Molteplici: chimico, fisico, biomeccanico, biologico, infortunistico. Il solo rischio chimico (ad esempio da prodotti fitosanitari). Il solo rischio fisico (rumore, vibrazioni). 92 / 100 Nel caso di intossicazione acuta da prodotti fitosanitari quali provvedimenti immediati occorre adottare? Rimuovere il soggetto dalla fonte di contaminazione, spogliarlo e lavarlo con acqua o detergere la cute con dei panni o della carta, non somministrare latte o alcolici e portare l’intossicato in ospedale. Lavare l’intossicato con acqua e somministrare latte. Portare il soggetto in ospedale. 93 / 100 Nel caso dell’insorgere di un malessere che si ritiene in qualche modo collegato con l’impiego di prodotti fitosanitari come è opportuno comportarsi? Provocare il vomito e mettersi a riposo. Bere del latte e distendersi per qualche ora. Rivolgersi al pronto soccorso mostrando al medico le etichette dei prodotti utilizzati. 94 / 100 È opportuno che una donna in gestazione o in allattamento collabori ai trattamenti? Si. Si, se provvista dei mezzi personali di difesa. No, in nessun caso. 95 / 100 Come si deve comportare l’operatore al termine di ogni trattamento? Lavarsi le mani e mangiare. Spogliarsi e lavarsi abbondantemente (possibilmente fare la doccia). Nessuna precauzione perché al termine dei trattamenti non si corre alcun pericolo. 96 / 100 Se usando i prodotti fitosanitari, capita di bagnarsi con la nube irrorante, cosa bisogna immediatamente fare? È sufficiente cambiarsi gli indumenti protettivi. Sospendere il lavoro, togliere gli indumenti contaminati e lavarsi accuratamente. Spogliarsi ed asciugarsi con un panno asciutto. 97 / 100 Se si devono pesare prodotti fitosanitari in polvere … È meglio pesarli in un locale chiuso, così non inquinano l’ambiente. Pesarli all’aperto, cercando di non alzare polvere e di non disperderli. Pesarli in un locale chiuso ma lontano dall’abitazione. 98 / 100 Dove è opportuno manipolare i prodotti fitosanitari immediatamente prima dell’impiego? In un locale con porta munita di serratura, separato dall’abitazione. Su un tavolo sotto una tettoia nelle vicinanze dell’abitazione. All’aperto, in assenza di vento, nel luogo più vicino possibile al campo da trattare. 99 / 100 Le formulazioni in granuli possono essere maneggiate a mani nude? Si. No, mai. Solamente se c’è acqua per lavarsi. 100 / 100 I mezzi individuali di protezione possono essere scambiati con i compagni di lavoro? Si. No. Sì, se lavati. 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Pubblicato il Febbraio 28, 2023Febbraio 28, 2023simulazione 6 Creato il Febbraio 28, 2023 Da wp_774741 simulazione 1 / 30 Cosa sono i trattamenti eseguiti per endoterapia ? Sono dei particolari trattamenti effettuati utilizzando i sistemi di microirrigazione. Vengono definiti in questo modo tutti i trattamenti con effettuati con prodotti sistemici. Sono dei trattamenti con prodotti che vengono iniettati all’interno del tronco e si diffondono nella pianta. 2 / 30 Quali sono le modalità di azione che può avere un prodotto fitosanitario insetticida o acaricida? Azione per ingestione, per contatto e per asfissia. Azione repellente. Azione sistemica. 3 / 30 Cosa sono i coformulanti? Sono sostanze che migliorano l’efficacia delle sostanze attive. Sono sostanze, inerti e diluenti, utilizzati per ridurre la concentrazione della sostanza attiva. Sono sostanze che inserite nella formulazione del prodotto fitosanitario riducono il tempo di carenza della stesso prodotto. 4 / 30 Quando un diserbante viene considerato selettivo? Quando è efficace sulle specie infestanti risultando poco tossico sull’uomo. Quando agisce sulle erbe infestanti da combattere rispettando la specie coltivata. Quando agisce sulle erbe infestanti risultando innocuo per gli insetti utili. 5 / 30 Cosa può verificarsi se si utilizza un prodotto diserbante indicato per gli interventi di pre semina e pre emergenza nella fase di post emergenza della coltura? Un danno consistente alla coltura o la sua distruzione. Una scarsa efficacia del diserbo ma nessun danno alla coltura perché i prodotti di pre semina e pre emergenza sono tutti selettivi. Dei danni consistenti soltanto se si interviene dopo una pioggia. 6 / 30 Considerando la modalità di azione, quali erbicidi possono creare danni alla coltura che segue quella trattata? Quelli ad azione antigerminello (residuali). Quelli ad azione di contatto. Quelli ad assorbimento fogliare sistemico. 7 / 30 Quale tra queste caratteristiche devono principalmente possedere i diserbanti utilizzati in post emergenza della coltura? Devono avere una lunga persistenza d’azione. Devono essere selettivi nei confronti della specie coltivata. Devono avere un ampio spettro di infestanti controllate. 8 / 30 Che precauzioni risulta necessario adottare, tra le altre, per limitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza agli insetticidi/acaricidi? Alternare sempre prodotti fitosanitari con diverso meccanismo d’azione. Aumentare la frequenza degli interventi. Utilizzare un dosaggio maggiore di quello indicato in etichetta. 9 / 30 Cosa si intende per danno da fitotossicità? Un’intossicazione dell’operatore che esegue il trattamento. Un danno alla coltura dovuto all’utilizzo non corretto di un prodotto fitosanitario. Una conseguenza negativa per l’ambiente dovuta all’utilizzo di un prodotto fitosanitario. 10 / 30 Quali fenomeni si possono manifestare impiegando un erbicida a dose più alta di quella consigliata in etichetta? Maggiore controllo delle infestanti e aumento della produzione. Minore efficacia del diserbo con possibile insorgenza di di fenomeni di resistenza da parte delle infestanti. Fitotossicità per la coltura. 11 / 30 Cosa si intende per persistenza d’azione di un prodotto fitosanitario? L’intervallo di tempo, in genere quantificato in giorni, all’interno del quale il formulato è in grado di garantire l’efficacia di azione sull’avversità trattata. L’intervallo di tempo entro il quale non è consentito accedere all’area trattata senza i dispositivi di protezione individuale. L’intervallo che deve intercorrere tra il trattamento e la raccolta. 12 / 30 Un prodotto aficida può essere impiegato su qualsiasi coltura per la lotta contro gli afidi? No, solo per le colture indicate in etichetta. Può essere impiegato solamente in base all’esperienza. Si, in quanto è un prodotto specifico. 13 / 30 Tutti i prodotti fitosanitari possono essere distribuiti nelle colture protette? Si. No. Quelli nei quali non appare il divieto in etichetta o vi è una specifica autorizzazione. 14 / 30 Cosa si intende per fitotossicità? L’azione dannosa del prodotto fitosanitario sulle colture agrarie. L’azione dannosa del prodotto fitosanitario su animali e pesci. L’azione tossica nei confronti dell’uomo. 15 / 30 Che cosa è la tossicità acuta? È la proprietà di una sostanza di provocare effetti nocivi sull’uomo che si manifestano subito dopo un’esposizione al prodotto, la sua ingestione o la sua inalazione. La tossicità acuta è quel tipo di tossicità che si manifesta dopo molto tempo dall’esposizione a un prodotto tossico. È la proprietà di una sostanza di colpire l’oggetto del trattamento: insetti, funghi, malerbe. 16 / 30 Nell’etichetta la natura del pericolo legato a sostanze o miscele è descritta da: Frasi H Frasi P Avvertenze 17 / 30 Cosa indicano le sigle 80, 90, 110 impresse sugli ugelli classificati secondo la normativa ISO? La portata in litri al minuto alla pressione di 3 bar. L’angolo di apertura del getto. Il tipo e le caratteristiche tecniche dell’ugello. 18 / 30 Il cattivo funzionamento del sistema di filtrazione della macchina può causare: L’intasamento degli ugelli. La contaminazione della soluzione fitoiatrica. L’inquinamento dell’ambiente. 19 / 30 Come possiamo distinguere i funghi patogeni per i vegetali? Simbionti e non simbionti. Ectoparassiti e endoparassiti. Funghi utili e funghi dannosi. 20 / 30 Che cosa sono le fisiopatie? Sono malattie di origine parassitaria. Sono malattie di origine non parassitaria. Sono carenze minerali. 21 / 30 Trovando un insetto su una coltura danneggiata: Dobbiamo effettuare subito un trattamento chimico per eliminare l’insetto. Dobbiamo capire se l’insetto trovato è quello che sta causando il danno. Dobbiamo attendere comunque il prossimo trattamento previsto in calendario. 22 / 30 Quante paia di ali hanno generalmente gli insetti adulti? 3 paia. 4 paia. 2 paia. 23 / 30 La metamorfosi degli insetti: È un cambio di colore del tegumento esterno. È la perdita delle ali. È la trasformazione che segna il passaggio dalla fase giovanile alla fase di adulto. 24 / 30 Se un insetto non ha le ali: Probabilmente è un acaro. Probabilmente è una forma giovanile. Probabilmente è un nematode. 25 / 30 Che cos’è la lotta obbligatoria? L’obbligatorietà di effettuare un trattamento fitosanitario quando si riscontra una malattia virale. L’insieme delle prescrizioni impartite dai Servizi Fitosanitari che devono essere applicate per eradicare o contenere un organismo nocivo di particolare pericolosità. Quando nell’etichetta di un fitofarmaco è indicato il numero di interventi che è obbligatorio effettuare per controllare un determinato parassita. 26 / 30 Cosa sono le trappole a feromoni? Trappole cosparse di colla e con diversa colorazione per attrarre le diverse specie di insetti. Trappole che contengono un attrattivo alimentare per effettuare la cattura massale degli insetti. Trappole dotate di un erogatore di sostanze che attraggono di norma i maschi di una determinata specie d’insetti. 27 / 30 Cosa si intende per “difesa integrata obbligatoria”come prevista dal Piano di Azione Nazionale? Significa che è obbligatorio effettuare trattamenti fitosanitari con i prodotti presenti in uno specifico elenco, il disciplinare regionale di produzione integrata. L’applicazione obbligatoria di criteri di difesa integrata che tengono conto dell’effettiva presenza delle avversità, delle soglie d’intervento e delle previsioni meteorologiche. Significa che non si possono mettere in atto tecniche di lotta biologica. 28 / 30 In che modo gli acari provocano danno alla vegetazione? Il loro apparato masticatore può defogliare le piante. Trasmettendo virus. La bocca è dotata di due stiletti (cheliceri) i quali perforano le cellule vegetali. 29 / 30 La durata dei corsi per il primo rilascio del certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari deve essere di almeno: 10 ore. 20 ore. 30 ore. 30 / 30 In caso di trattamenti in prossimità di corsi d’acqua, per evitare di contaminarli, salvo diverse indicazioni in etichetta, è obbligatorio Arrestare il trattamento almeno a 5 metri di distanza dal corso d’acqua. Trattare fino a bordo dell’acqua. Non effettuare trattamenti. Il tuo punteggio è The average score is 86% LinkedIn Facebook Twitter VKontakte 0% Ricomincia i quiz 3 Creato il Febbraio 28, 2023 Da wp_774741 test 1 1 / 30 L’intervallo di sicurezza di un prodotto fitosanitario varia se viene diminuita la concentrazione di impiego? Non varia. Diminuisce proporzionalmente alla concentrazione. Diminuisce riducendo la quantità di acqua impiegata. 2 / 30 In caso di trattamenti in prossimità di corsi d’acqua, per evitare di contaminarli, salvo diverse indicazioni in etichetta, è obbligatorio Arrestare il trattamento almeno a 5 metri di distanza dal corso d’acqua. Trattare fino a bordo dell’acqua. Non effettuare trattamenti. 3 / 30 L’aggiornamento sull’utilizzo e acquisto dei prodotti fitosanitari è necessario per: Eseguire più velocemente i trattamenti. Produrre di più. Tutelare la salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente. 4 / 30 Il rivenditore è tenuto a fornire all’utilizzatore professionale la Scheda Dati di Sicurezza, a seguito del primo acquisto di un determinato prodotto fitosanitario? Si, ma solo se viene specificamente richiesta dall’utilizzatore. Si in ogni caso. Si, ma solo se riguarda un prodotto con una classificazione tossicologica di elevata pericolosità. 5 / 30 Sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione: Gli utilizzatori professionali. I distributori. Gli utilizzatori professionali, i distributori e i consulenti. 6 / 30 Quali, tra quelle elencate, deve essere una caratteristica posseduta dal luogo utilizzato come deposito dei prodotti fitosanitari? Deve essere riparato dalla pioggia. Deve essere un locale specifico o essere situato in un’area specifica, opportunamente chiusa o delimitata anche con rete metallica all’interno di un magazzino. Deve essere isolato. 7 / 30 La normativa sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari prevede particolari misure per la tutela dell’ambiente acquatico e delle aree protette? No, la normativa non si occupa di questi aspetti. Si, sono previste misure specifiche per la limitazione dell’uso dei prodotti fitosanitari e la riduzione del rischio legato al loro utilizzo. Si, ma solo in aree molto compromesse dal punto di vista ambientale. 8 / 30 Chi è, secondo la legge, l’utilizzatore professionale di prodotti fitosanitari? Qualsiasi persona maggiorenne che abbia ottenuto l’abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari ad uso professionale. L’imprenditore agricolo o il coltivatore diretto. Colui che vende al mercato la propria produzione. 9 / 30 Per l’acquisto e utilizzo di quali prodotti è necessario il possesso dell’abilitazione rilasciata ai sensi della normativa sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, a partire dal 26 novembre 2015? Di tutti i prodotti a uso professionale indifferentemente dalla classe di pericolosità. Solamente dei prodotti Tossici, Molto tossici o Nocivi. Solamente dei prodotti pericolosi per l’ambiente. 10 / 30 L’uso ripetuto degli stessi erbicidi può dar luogo: Alla presenza di piante rinate della coltura precedente. A infestanti resistenti agli erbicidi impiegati, che si diffondono col tempo. A infestanti che soffocano la coltura. 11 / 30 Quali sono i prodotti fitosanitari particolarmente pericolosi per le api? Gli anticrittogamici. Gli erbicidi. Gli insetticidi. 12 / 30 Quali prodotti fitosanitari possono essere usati per la produzione biologica? Nessuno. Solo quelli definiti "biologici". Solo ed eccezionalmente quelli indicati da un apposito regolamento. 13 / 30 Come si attua la lotta biologica? Utilizzando esclusivamente prodotti biologici. Affida il controllo dei parassiti agli ausiliari e non utilizza sostanze chimiche di sintesi. La lotta biologica non è attuabile dall’uomo ma è propria dei sistemi naturali. 14 / 30 Quali sono i migliori antagonisti naturali degli acari fitofagi? Altre specie di acari predatori. Gli uccelli. Le coccinelle. 15 / 30 Trovando un insetto su una coltura danneggiata: Dobbiamo effettuare subito un trattamento chimico per eliminare l’insetto. Dobbiamo capire se l’insetto trovato è quello che sta causando il danno. Dobbiamo attendere comunque il prossimo trattamento previsto in calendario. 16 / 30 Quali fenomeni si possono manifestare impiegando un erbicida a dose più alta di quella consigliata in etichetta? Maggiore controllo delle infestanti e aumento della produzione. Minore efficacia del diserbo con possibile insorgenza di di fenomeni di resistenza da parte delle infestanti. Fitotossicità per la coltura. 17 / 30 Perché è importante conoscere il meccanismo di azione dei prodotti fitosanitari? Per limitare la presenza di residui nelle produzioni. Per la impostazione di strategie di difesa che limitino l’insorgenza di fenomeni di resistenza da parte degli organismi nocivi. Per ridurre il rischio nei confronti dell’operatore che distribuisce il prodotto. 18 / 30 Nell’impostazione della strategia di difesa da una patologia fungina, è corretto basarsi sull’uso ripetuto di uno stesso prodotto? No, quando il prodotto è particolarmente costoso. Si, perché si interviene solo quando la malattia è presente sulla coltura e si riduce il numero degli interventi. No, perché l’utilizzo ripetuto di questi prodotti può dar luogo all’insorgenza di fenomeni di resistenza. 19 / 30 Quando si deve preparare una soluzione per il trattamento con un prodotto fitosanitario in polvere, è preferibile … Riempire la cisterna con acqua necessaria e poi immettervi la polvere. Riempire la cisterna con la metà dell’acqua necessaria, sciogliere a parte con poca acqua la polvere, immettere il tutto nella cisterna e dopo portare a volume agitando. Immettere nella cisterna la polvere e poi, agitando, tutta l’acqua necessaria. 20 / 30 Quando si effettuano trattamenti con formulati in soluzione è opportuno … Scaricare la soluzione avanzata nel più vicino fossato. Preparare il quantitativo di soluzione effettivamente necessario per il trattamento. Conservare la soluzione rimasta per buttarla appena possibile. 21 / 30 Che cosa prevede il nuovo sistema di classificazione chiamato CLP? La classificazione dei prodotti fitosanitari in base al meccanismo d’azione riconosciuto a livello mondiale (dal FRAC per i fungicidi, dall’IRAC per gli insetticidi e dallo HRAC per i diserbanti). La classificazione dei prodotti fitosanitari in base al loro livello di pericolosità per l’uomo (Molto tossico, Tossico, Nocivo e Irritante). La classificazione dei prodotti fitosanitari in base alla loro pericolosità legata agli effetti a breve e lungo termine sulla salute umana, sugli organismi viventi e sull’ambiente. 22 / 30 Che simbolo identifica i prodotti Cancerogeni, mutageni o con tossicità riproduttiva? Il simbolo del teschio all’interno di una cornice a forma di rombo di colore rosso con l’avvertenza Il simbolo del punto esclamativo all’interno di una cornice a forma di rombo di colore rosso e l’avvertenza Attenzione Il simbolo della persona danneggiata all’interno di una cornice a forma di rombo di colore rosso 23 / 30 Qual è la simbologia dei prodotti molto tossici per gli organismi acquatici? Il simbolo dell’albero scheletrito, del pesce morto e del fiume nero con l’avvertenza Pericolo Il simbolo dell’albero scheletrito, del pesce morto e del fiume nero con l’avvertenza Attenzione Il simbolo dell’albero scheletrito, del pesce morto e del fiume nero senza nessuna avvertenza 24 / 30 Il simbolo delle 2 provette che si versano su una superficie e su una mano indica: Un prodotto con un pericolo potenziale di corrosione Un prodotto che si può manipolare a mani nude Un prodotto che può bruciare se innescato 25 / 30 Un ugello antideriva a iniezione d’aria rispetto ad un analogo ugello tradizionale si differenzia, a parità di pressione, per: Le gocce più grandi. Le gocce più piccole e concentrate. La portata maggiore. 26 / 30 Secondo la classificazione ISO, a parità di pressione, eroga una portata maggiore l’ugello: Giallo (02). Rosso (04). Blu (03). 27 / 30 Quale tra i seguenti tipi di ugello determina la formazione di gocce con le dimensioni inferiori? Ugello a fessura 11003 a 5 bar. Ugello a fessura 11003 a 2 bar. Ugello a fessura 11005 a 2 bar. 28 / 30 Cosa si intende per selettività di un prodotto fitosanitario? La capacità di essere molto efficace sull’avversità per la quale è registrato, risultando innocuo o poco tossico nei confronti La capacità di agire sugli insetti risultando innocuo sui funghi. La capacità di essere efficace sul bersaglio per combattere il quale è stato sviluppato, rispettando gli organismi non bersaglio. 29 / 30 Che cosa sono i prodotti fitosanitari? Sostanze attive e le miscele utilizzate per la difesa delle colture e delle derrate alimentari, per il controllo delle erbe infestanti e per la regolazione dei processi vitali delle piante. Sono solo i prodotti insetticidi utilizzati nella difesa delle piante e delle derrate alimentari. Sono solo i prodotti utilizzati per combattere le avversità delle piante provocate da funghi o crittogame. 30 / 30 Quando un diserbante viene considerato selettivo? Quando è efficace sulle specie infestanti risultando poco tossico sull’uomo. Quando agisce sulle erbe infestanti da combattere rispettando la specie coltivata. Quando agisce sulle erbe infestanti risultando innocuo per gli insetti utili. Il tuo punteggio è The average score is 81% LinkedIn Facebook Twitter VKontakte 0% Ricomincia i quiz 5 Creato il Febbraio 28, 2023 Da wp_774741 test 2 1 / 30 Il lavaggio o la conservazione dei prodotti ortofrutticoli successivi al trattamento modificano l’intervallo di sicurezza di un prodotto fitosanitario applicato in campo? Si annulla l’intervallo di sicurezza. L’intervallo di sicurezza rimane inalterato. L’intervallo di sicurezza viene ridotto. 2 / 30 In caso di trattamenti in prossimità di corsi d’acqua, per evitare di contaminarli, salvo diverse indicazioni in etichetta, è obbligatorio Arrestare il trattamento almeno a 5 metri di distanza dal corso d’acqua. Trattare fino a bordo dell’acqua. Non effettuare trattamenti. 3 / 30 La Scheda di Sicurezza (SDS): Contiene le informazioni sui possibili rischi del prodotto. Contiene le informazioni sui tempi di carenza. Contiene le informazioni sulle modalità di diluizione. 4 / 30 Può richiedere il certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari: Solo chi è imprenditore agricolo. Tutti i cittadini purché maggiorenni. Solo chi è in possesso di un titolo di studio in materie agrarie. 5 / 30 Come debbono essere conservati i prodotti fitosanitari? All’interno di locali specifici, recinti o armadi areati, chiusi a chiave, su cui devono essere apposte le opportune indicazioni di pericolo. In un luogo appartato dell’abitazione. Devono essere solamente tenuti separati da sostanze alimentari o mangimi. 6 / 30 Il rivenditore è tenuto a fornire all’utilizzatore professionale la Scheda Dati di Sicurezza, a seguito del primo acquisto di un determinato prodotto fitosanitario? Si, ma solo se viene specificamente richiesta dall’utilizzatore. Si in ogni caso. Si, ma solo se riguarda un prodotto con una classificazione tossicologica di elevata pericolosità. 7 / 30 Il titolare dell’abilitazione all’acquisto e utilizzo può rivendere o regalare ad altre persone prodotti fitosanitari ad uso professionale? Sì, ma solamente se è certo che il loro impiego avvenga in modo corretto. No, in nessun caso, perché il rivenditore deve sempre accertare l’identità dell’acquirente e registrare i prodotti venduti con il riferimento al numero o codice dell’abilitazione dello stesso acquirente. Sì, ma solo se queste persone sono in possesso dell’abilitazione. 8 / 30 Cosa prevede il la normativa sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (D.Lgs 150/2012 e PAN) riguardo alle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari? Che debbano essere sostituite le attrezzature obsolete. La normativa non prevede alcun obbligo riguardo le macchine irroratrici. Che entro il 26 novembre 2016 debbano essere sottoposte almeno una volta al controllo funzionale effettuato presso centri autorizzati dalla regione. 9 / 30 L’uso ripetuto degli stessi erbicidi può dar luogo: Alla presenza di piante rinate della coltura precedente. A infestanti resistenti agli erbicidi impiegati, che si diffondono col tempo. A infestanti che soffocano la coltura. 10 / 30 I fungicidi possono essere utilizzati per il trattamento dei suoli? No, mai. Sì, alcuni, se specificamente indicato in etichetta Solo se vi sono erbe infestanti. 11 / 30 Che cosa sono i prodotti fitosanitari pronti all’impiego? Sono prodotti preparati e confezionati pronti per l’uso. Sono prodotti che si possono acquistare in qualsiasi negozio. Sono prodotti che non richiedono nessuna precauzione. 12 / 30 Cosa può provocare la pratica della monocoltura in relazione all’impiego degli erbicidi? Il selezionarsi di erbe resistenti, la cosiddetta "flora di sostituzione" L’aumento di produzione. Il miglioramento della struttura del terreno. 13 / 30 Che cos’è la lotta obbligatoria? L’obbligatorietà di effettuare un trattamento fitosanitario quando si riscontra una malattia virale. L’insieme delle prescrizioni impartite dai Servizi Fitosanitari che devono essere applicate per eradicare o contenere un organismo nocivo di particolare pericolosità. Quando nell’etichetta di un fitofarmaco è indicato il numero di interventi che è obbligatorio effettuare per controllare un determinato parassita. 14 / 30 Cosa serve per osservare bene un acaro? Si vede benissimo ad occhio nudo. È consigliabile una buona lente. È necessario un potente microscopio. 15 / 30 La muta degli insetti è necessaria per? Cambiare il rivestimento esterno (cuticola) che deve seguire la crescita del corpo. Prepararsi alla stagione invernale. Mimetizzarsi nella vegetazione. 16 / 30 Come deve essere smaltita la miscela residua di un prodotto fitosanitario al termine del trattamento? Può essere versata sulla capezzagna del campo trattato purché nelle vicinanze non vi siano corpi idrici. Può essere solamente smaltita come rifiuto speciale. Può essere distribuita sulla stessa coltura trattata o su un altra coltura secondo le indicazioni in etichetta. 17 / 30 L’indicazione riportata in un’etichetta di un antiparassitario di una dose di 1,5 litri per ettaro equivale a: 1,5 litri per 100 litri d’acqua. 1,5 litri per 1000 metri quadrati di terreno. 0,75 litri per 5000 metri quadrati di terreno. 18 / 30 Quali di queste condizioni meteorologiche favoriscono la deriva? Umidità dell’aria elevata. Bassa temperatura ed elevata umidità dell’aria. Temperatura dell’aria elevata. 19 / 30 Nel periodo intercorrente tra un controllo funzionale e il successivo, quali interventi occorre garantire sulla macchina irroratrice? Occorre procedere con le consuete manutenzioni ordinarie secondo i tempi stabiliti per ciascuna componente meccanica. Non occorre effettuare alcun intervento poiché il controllo garantisce la piena efficienza dell’irroratrice fino al controllo successivo. È sufficiente effettuare la regolazione periodica se non eseguita dal Centro Prova. 20 / 30 È consigliabile che il proprietario/utilizzatore del mezzo sia presente durante l’effettuazione delle operazioni di verifica? No, perché potrebbe essere di ostacolo alle operazioni. Sì, perché assistendo può comprendere meglio il funzionamento e lo stato di funzionalità dell’irroratrice e dei suoi componenti. Sì, perché è l’unico autorizzato ad azionare i comandi dell’irroratrice. 21 / 30 Un ugello antideriva a iniezione d’aria rispetto ad un analogo ugello tradizionale si differenzia, a parità di pressione, per: Le gocce più grandi. Le gocce più piccole e concentrate. La portata maggiore. 22 / 30 Il compensatore idropneumatico: Garantisce la regolarità della portata erogata dalla pompa. Compensa le perdite di aria del ventilatore. Contribuisce alla polverizzazione pneumatica del liquido. 23 / 30 Dove appare la simbologia CLP? Su tutti i prodotti fitosanitari Su tutte le sostanze chimiche/miscele che contengono almeno un componente classificato come pericoloso in una determinata concentrazione Le informazioni CLP appaiono solo sulle Schede Dati di Sicurezza (SDS) 24 / 30 Cosa indicano il simbolo e l’avvertenza (Pericolo, Attenzione o nessuna avvertenza) nella nuova etichetta CLP? Il tipo e la gravità del pericolo. Un consiglio di prudenza. La natura del pericolo. 25 / 30 Il simbolo del punto esclamativo all’interno di una cornice rossa a forma di rombo può segnalare che: Il prodotto può provocare un’allergia della pelle Il prodotto presenta dei pericoli rilevanti di esplosione Il prodotto è pericoloso per l’ambiente 26 / 30 Cosa rappresenta la lettera H seguita da 3 numeri nelle nuove etichette introdotte a seguito dell’entrata in vigore della classificazione prevista dal Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP)? I consigli di prudenza, che indicano precauzioni minime da adottare quando si utilizza, si conserva o si trasporta un prodotto fitosanitario o quando si deve intervenire a seguito di un danno dovuto a una cattiva gestione dei prodotti fitosanitari. Le indicazioni di pericolo (Hazard) cioè i rischi specifici di natura chimico-fisica, tossicologica (pericolo per la salute umana) o ambientale che possono derivare dall’utilizzo di un determinato prodotto fitosanitario. Sono delle indicazioni per una corretta esecuzione del trattamento. 27 / 30 Quando si effettuano trattamenti con formulati in soluzione è opportuno … Scaricare la soluzione avanzata nel più vicino fossato. Preparare il quantitativo di soluzione effettivamente necessario per il trattamento. Conservare la soluzione rimasta per buttarla appena possibile. 28 / 30 Cosa sono i fitoregolatori? Sono prodotti utilizzati per la nutrizione vegetale. Sono prodotti di sintesi che, agendo su base ormonale, promuovono o inibiscono uno o più processi naturali delle piante. Sono prodotti utilizzati per combattere e contenere le erbe infestanti. 29 / 30 La selettività di un prodotto fitosanitario verso gli organismi non-bersaglio può basarsi… sulla modalità d’azione del prodotto oppure sulla modalità di distribuzione e sull’epoca dell’intervento. sulle condizioni ambientali. sullo spettro d’azione del prodotto fitosanitario. 30 / 30 Sulla pianta, come agiscono i fungicidi in relazione al ciclo del fungo? In modo preventivo e curativo. Si distinguono in prodotti di copertura, citotropici e sistemici. Si distinguono in prodotti di copertura, citotropici e sistemici. Il tuo punteggio è The average score is 83% LinkedIn Facebook Twitter VKontakte 0% Ricomincia i quiz
Pubblicato il Febbraio 15, 2023Febbraio 19, 2023Quiz /340 0 voti, 0 media 12 Creato il Febbraio 14, 2023 esercitazioni esame patentino verde Esercitazioni 1 / 340 I residui dei prodotti fitosanitari ammessi nelle derrate alimentari (L.M.R.) sono uguali per tutti i paesi dell’Unione Europea? Si. No. Solo per quelli entrati prima del 2000. 2 / 340 Gli insetti adulti sono uguali alle forme giovanili? Sì, forme adulte e giovanili sono sempre identiche. No, spesso sono molto diverse. Cambia solo il colore. 3 / 340 È consigliabile che il proprietario/utilizzatore del mezzo sia presente durante l’effettuazione delle operazioni di verifica? No, perché potrebbe essere di ostacolo alle operazioni. Sì, perché assistendo può comprendere meglio il funzionamento e lo stato di funzionalità dell’irroratrice e dei suoi componenti. Sì, perché è l’unico autorizzato ad azionare i comandi dell’irroratrice. 4 / 340 Se un insetto non ha le ali: Probabilmente è un acaro. Probabilmente è una forma giovanile. Probabilmente è un nematode. 5 / 340 La pompa volumetrica a membrana presenta pulsazioni visibili, a serbatoio pieno. Cosa occorre controllare? La pulizia del filtro. Il compensatore idropneumatico. L’agitazione all’interno del serbatoio principale. 6 / 340 In caso di sospetto avvelenamento, cosa occorre verificare su un paziente in stato di incoscienza ? Che respiri liberamente e che il cuore batta con regolarità. Il colore della pelle. La temperatura del corpo. 7 / 340 Il Limite Massimo di Residui di un prodotto fitosanitario è uguale per tutti gli alimenti? Si. No, è specifico per ogni alimento. No, la frutta ha un limite massimo di residui diverso dalla verdura. 8 / 340 Cosa è il tempo di rientro? Il tempo necessario per far rientro in campo senza dispositivi di protezione Il tempo che deve passare tra l’ultimo trattamento e la raccolta. Il tempo che deve passare prima di effettuare un nuovo trattamento. 9 / 340 Nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari occorre evitare l’inquinamento delle acque: Solo quando sono destinate all’uso potabile. Solo quando sono destinate all’allevamento dei pesci. Sempre. 10 / 340 Cosa differenzia una formulazione EC (Concentrato emulsionabile) da una EW (emulsione in acqua) Nessuna La prima contiene solventi organici e tensioattivi, nella seconda la sostanza attiva viene emulsionata in acqua con l’aggiunta di tensioattivi Una formulazione va utilizzata a secco e l’altra disciolta in acqua. 11 / 340 In caso di trattamenti in prossimità di corsi d’acqua, per evitare di contaminarli, salvo diverse indicazioni in etichetta, è obbligatorio Arrestare il trattamento almeno a 5 metri di distanza dal corso d’acqua. Trattare fino a bordo dell’acqua. Non effettuare trattamenti. 12 / 340 Qual è la caratteristica peculiare di un prodotto fungicida sistemico? Quella di agire su tutti i patogeni che colpiscono la pianta. Quella di essere meno pericoloso per l’operatore che effettua la distribuzione. Quella di poter penetrare nei tessuti vegetali e di essere traslocato attraverso la circolazione linfatica nelle diverse parti della pianta. 13 / 340 Gli effetti tossici derivanti dai prodotti fitosanitari possono derivare: Da una singola esposizione a dosi elevate di prodotto. Da un’esposizione a bassi dosaggi ma che si verifica per un lungo arco di tempo. Sia da una esposizione singola che da esposizioni ripetute. 14 / 340 Attraverso quali vie può avvenire un’intossicazione acuta? Solamente per ingestione. Attraverso la pelle, per ingestione e attraverso l’apparato respiratorio. Solamente attraverso la pelle. 15 / 340 I contenitori vuoti possono essere immessi nei cassonetti dei rifiuti urbani? Si. No. Solo nei comuni dove è prevista la raccolta differenziata. 16 / 340 I prodotti fitosanitari non più utilizzabili devono: Essere conservati per almeno due anni per la progressiva inattivazione. Essere conferiti a soggetti autorizzati per lo smaltimento della categoria di rifiuto identificata dal corrispondente codice CER. Essere eliminati con i rifiuti urbani o sotterrati in un terreno trattato con lo stesso prodotto fitosanitario. 17 / 340 Per salvaguardare gli insetti impollinatori (es. api) è necessario: Utilizzare i prodotti a dosi più basse di quelle indicate in etichetta. Rispettare scrupolosamente le eventuali indicazioni riportate in etichetta. Utilizzare prodotti sistemici. 18 / 340 Quale manutenzione richiede la maschera che viene usata durante i trattamenti? Deve essere semplicemente lavata dopo l’uso. Occorre svitare il filtro, lavarla dopo l’uso e sostituire frequentemente il filtro seguendo le indicazioni del produttore. Deve essere revisionata almeno una volta l’anno. 19 / 340 Che intervallo occorre normalmente considerare come tempo di rientro? Almeno 24 ore, se non specificato diversamente in etichetta o nella scheda di sicurezza. Almeno 21 giorni. Un intervallo in giorni pari all’intervallo di sicurezza. 20 / 340 Qual è il metodo migliore per pulire gli ugelli? Utilizzare punteruoli o piccoli oggetti metallici appuntiti. Soffiare con forza. Utilizzare spazzolini o aria compressa. 21 / 340 L’intossicazione per ingestione di prodotti fitosanitari si verifica soprattutto a causa: Di pesticidi travasati dai loro contenitori originali in contenitori alimentari. Di preparazione della miscela senza indossare i dispositivi di protezione individuale. Di rovesciamento accidentale del prodotto. 22 / 340 Per ridurre il rischio di esposizione polmonare ai prodotti fitosanitari è necessario: Indossare degli adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Trattenere il fiato quando si prepara la miscela. Indossare guanti di gomma. 23 / 340 Quali, tra quelle elencate, deve essere una caratteristica posseduta dal luogo utilizzato come deposito dei prodotti fitosanitari? Deve essere riparato dalla pioggia. Deve essere un locale specifico o essere situato in un’area specifica, opportunamente chiusa o delimitata anche con rete metallica all’interno di un magazzino. Deve essere isolato. 24 / 340 Il pittogramma che rappresenta un teschio all’interno di un rombo bordato di rosso segnala Il prodotto può provocare dei mal di testa L’esposizione ripetuta al prodotto può provocare dei mal di testa Il prodotto presenta un pericolo potenziale di effetti tossici che avvengono rapidamente anche a seguito di una breve esposizione 25 / 340 Nelle aree sensibili: L’uso dei prodotti fitosanitari può essere vietato o ridotto al minimo. L’uso dei prodotti fitosanitari è sempre vietato. L’uso dei prodotti fitosanitari non prevede norme diverse dalle altre aree. 26 / 340 Come debbono essere conservati i prodotti fitosanitari? All’interno di locali specifici, recinti o armadi areati, chiusi a chiave, su cui devono essere apposte le opportune indicazioni di pericolo. In un luogo appartato dell’abitazione. Devono essere solamente tenuti separati da sostanze alimentari o mangimi. 27 / 340 Per il rinnovo del certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari deve essere fatto un corso di aggiornamento? Si. No. Solo se il certificato di abilitazione viene usato da un contoterzista. 28 / 340 Le malerbe svolgono un’azione parassitaria nei confronti delle coltivazioni? No, ma competono per luce, acqua ed elementi nutritivi. Sì, perché ostacolano la crescita degli altri vegetali. I parassiti delle piante sono soltanto funghi e insetti. 29 / 340 Una irroratrice nuova marcata CE con quale serbatoio deve essere equipaggiata (oltre a quello della soluzione da irrorare)? Serbatoio lavamani. Nessun altro serbatoio. Serbatoio lavaimpianto. 30 / 340 Sulla pianta, come agiscono i fungicidi in relazione al ciclo del fungo? In modo preventivo e curativo. Si distinguono in prodotti di copertura, citotropici e sistemici. Si distinguono in prodotti di copertura, citotropici e sistemici. 31 / 340 Le macchine irroratrici a polverizzazione pneumatica in genere operano a … Volume alto (700-1000 l/ha). Volume medio (300-700 l/ha). Volume basso (150-300 l/ha). 32 / 340 Cosa è l’intossicazione cronica? È un’intossicazione che si verifica a seguito di ripetute esposizioni, che possono ripetersi anche per mesi o anni prima di dare sintomi evidenti. È un’intossicazione acuta che non passa mai. È una forma di intossicazione meno grave di quella acuta. 33 / 340 La pelle assorbe prodotti tossici: Nello stesso modo in tutto il corpo. Solo nella zona delle mani. In diversa misura. In certe aree del corpo l’assorbimento è più veloce. 34 / 340 Quali prodotti fitosanitari possono essere usati per la produzione biologica? Nessuno. Solo quelli definiti "biologici". Solo ed eccezionalmente quelli indicati da un apposito regolamento. 35 / 340 Cosa sono i coformulanti? Sono sostanze che migliorano l’efficacia delle sostanze attive. Sono sostanze, inerti e diluenti, utilizzati per ridurre la concentrazione della sostanza attiva. Sono sostanze che inserite nella formulazione del prodotto fitosanitario riducono il tempo di carenza della stesso prodotto. 36 / 340 Nel processo di percolazione di un prodotto fitosanitario il movimento della molecola è: Prevalentemente verticale. Prevalentemente orizzontale. Provocato dalle correnti aeree. 37 / 340 Dove si possono trovare le informazioni da fornire al pronto soccorso in caso di sospetto avvelenamento? Sull’etichetta della confezione del prodotto che la vittima stava utilizzando. Nel registro dei trattamenti. Nel Piano di Prevenzione dei Rischi. 38 / 340 Il lavaggio o la conservazione dei prodotti ortofrutticoli successivi al trattamento modificano l’intervallo di sicurezza di un prodotto fitosanitario applicato in campo? Si annulla l’intervallo di sicurezza. L’intervallo di sicurezza rimane inalterato. L’intervallo di sicurezza viene ridotto. 39 / 340 Quali misure dirette possono contribuire a contenere il fenomeno della deriva? Utilizzo di ugelli antideriva e di macchine irroratrici con sistemi antideriva. Utilizzo di prodotti a classificati non pericolosi per l’ambiente acquatico. Interventi agronomici finalizzati al contenimento dell’erosione del suolo. 40 / 340 Quale deve essere il comportamento nel caso in cui le confezioni presenti nel locale adibito a magazzino dei prodotti fitosanitari si rompano e fuoriescano quantità anche minime di prodotto fitosanitario? Lavare la superficie imbrattata con acqua e convogliare il residuo nella fognatura. Pulire immediatamente le superfici imbrattate, raccogliere il prodotto, se liquido, con materiale assorbente quale segatura o sabbia e smaltirlo come rifiuto speciale pericoloso. È sufficiente asciugare la superficie con una spugna o con uno strofinaccio. 41 / 340 A cosa servono le aree dette biobed? A evitare che le soluzioni di lavaggio delle irroratrici si disperdano nel terreno. Al riciclo delle acque di lavaggio. Al deposito degli agrofarmaci. 42 / 340 Sviluppano rapidamente resistenza agli insetticidi: Gli insetti di maggiori dimensioni. Gli insetti che provengono dall’Asia. Le specie che formano colonie numerose e compiono molte generazioni all’anno. 43 / 340 L’utilizzatore di maschere con filtri accoppiati (antigas, antipolvere) deve accertarsi che il flusso d’aria all’ingresso … Incontri prima il filtro antigas. Incontri prima il filtro antipolvere. Incontri indifferentemente prima un tipo di filtro e poi l’altro. 44 / 340 Che precauzioni risulta necessario adottare, tra le altre, per limitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza agli insetticidi/acaricidi? Alternare sempre prodotti fitosanitari con diverso meccanismo d’azione. Aumentare la frequenza degli interventi. Utilizzare un dosaggio maggiore di quello indicato in etichetta. 45 / 340 Qualora si verifichino incidenti che possono provocare lo sversamento nell’ambiente di ingenti quantità di prodotti fitosanitari, quali misure è opportuno prendere? Avvertire immediatamente l’Agenzia regionale per l’ambiente, il Dipartimento di Prevenzione della ASL, i vigili del fuoco, cercando nel frattempo, salvaguardando la propria ed altrui incolumità, di limitare il più possibile la dispersione del prodotto. Dilavare con acqua abbondante la zona interessata dallo sversamento. Allontanarsi immediatamente dal luogo dell’incidente ed avvertire quanto prima la guardia forestale. 46 / 340 Da cosa dipende la gravità di una intossicazione cronica? Dall’età della persona intossicata. Dal fisico dell’utilizzatore. Dal tipo e dalla quantità di sostanze assorbite. 47 / 340 Quali misure, tra quelle elencate, possono contribuire a mitigare i rischi derivanti dal fenomeno del ruscellamento? Utilizzo di ugelli antideriva e di macchine irroratrici con sistemi antideriva. Interventi agronomici finalizzati al contenimento dell’erosione del suolo. Utilizzo di siepi o barriere artificiali. 48 / 340 Un prodotto fitosanitario registrato per difendere le colture floreali da uno specifico fungo, si può impiegare anche sulla vite contro lo stesso fungo? Si, solo se il campo è vicino. No, se non è ammesso in etichetta. No, perché bisognerebbe impiegarne troppo. 49 / 340 In caso di esposizione dermale a sostanze pericolose occorre: Correre subito dal medico. Rimuovere gli indumenti contaminati e lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. Leggere per prima cosa tutta la scheda di sicurezza (SDS) fornita col prodotto. 50 / 340 Se controllando una persona intossicata non si sente più il battito, occorre: Praticare immediatamente la respirazione artificiale insieme al massaggio cardiaco. Praticare un bel massaggio in tutto il corpo. Far bere al paziente una bevanda fresca. 51 / 340 Che cosa sono i prodotti fitosanitari? Sostanze attive e le miscele utilizzate per la difesa delle colture e delle derrate alimentari, per il controllo delle erbe infestanti e per la regolazione dei processi vitali delle piante. Sono solo i prodotti insetticidi utilizzati nella difesa delle piante e delle derrate alimentari. Sono solo i prodotti utilizzati per combattere le avversità delle piante provocate da funghi o crittogame. 52 / 340 Cosa si intende per intervallo di sicurezza? La persistenza d’azione. L’intervallo minimo di tempo in giorni che deve intercorrere tra il trattamento con un prodotto fitosanitario e la raccolta e, per le sostanze alimentari immagazzinate, tra il trattamento e l’immissione nella distribuzione per il consumo L’intervallo di tempo, espresso in giorni, dopo il quale diventa accessibile il terreno. 53 / 340 Tutti i prodotti fitosanitari possono essere distribuiti nelle colture protette? Si. No. Quelli nei quali non appare il divieto in etichetta o vi è una specifica autorizzazione. 54 / 340 Se nell’etichetta di un prodotto fitosanitario è indicata la necessità di rispettare una fascia di rispetto di 30 metri dai corpi idrici occorre: Utilizzare dispositivi capaci di ridurre il fenomeno della deriva. Non eseguire il trattamento in presenza di vento. Rispettare rigorosamente l’indicazione di etichetta come misura di mitigazione del rischio, prevedendo una fascia non trattata di almeno 30 metri fra la coltura e un corpo idrico. 55 / 340 In quale situazione è indispensabile procedere al lavaggio delle parti interne (serbatoio, circuiti idraulici, ecc.) della macchina irroratrice? Ogniqualvolta viene usato un principio attivo diverso dal precedente o quando si utilizzino preparati che possono causare degli intasamenti delle parti interne e degli ugelli. Bisogna procedere in ogni caso al lavaggio dopo ogni utilizzo della macchina. Il lavaggio interno della macchina non è importante, quindi bisogna evitare di lavarla frequentemente per evitare rischi di inquinamento. 56 / 340 Da quale fattore può dipendere, tra gli altri, l’effetto negativo di un intervento fitosanitario sugli organismi non bersaglio? Dalla miscibilità del prodotto fitosanitario. Dal tempo di carenza del prodotto fitosanitario. Dalla pericolosità intrinseca della sostanza attiva contenuta nel preparato e dei suoi prodotti di degradazione. 57 / 340 Esistono insetti utili all’agricoltura? Sì, molti insetti sono utili perché impollinatori, altri perché si nutrono di insetti dannosi. Tutti gli insetti sono dannosi e vanno combattuti. Tutti gli insetti sono utili in agricoltura e vanno rispettati. 58 / 340 Il controllo funzionale non può avere inizio quando la macchina risulta sprovvista di: Protezione del cardano. Dispositivo per sostenere l’albero cardanico quando non viene utilizzato. Numero di serie o targhetta identificativa. 59 / 340 Quali sono le modalità di azione che può avere un prodotto fitosanitario insetticida o acaricida? Azione per ingestione, per contatto e per asfissia. Azione repellente. Azione sistemica. 60 / 340 Dove è opportuno manipolare i prodotti fitosanitari immediatamente prima dell’impiego? In un locale con porta munita di serratura, separato dall’abitazione. Su un tavolo sotto una tettoia nelle vicinanze dell’abitazione. All’aperto, in assenza di vento, nel luogo più vicino possibile al campo da trattare. 61 / 340 Un trattamento chimico può stimolare un’infestazione di acari fitofagi? Sì, alcuni principi attivi possono agire come acarostimolanti. No, i trattamenti chimici limitano sempre il pericolo di attacco degli acari sulla coltura. Sì, tutti i trattamenti chimici favoriscono gli acari fitofagi. 62 / 340 Cosa sono i coadiuvanti? Sono sostanze che favoriscono o migliorano l’azione e l’efficacia delle sostanze attive o dei prodotti fitosanitari. Sono sostanze, inerti e diluenti, utilizzati per ridurre la concentrazione della sostanza attiva. Sono sostanze che inserite nella formulazione del prodotto fitosanitario riducono il tempo di carenza della stesso prodotto. 63 / 340 La Scheda di Sicurezza (SDS): Contiene le informazioni sui possibili rischi del prodotto. Contiene le informazioni sui tempi di carenza. Contiene le informazioni sulle modalità di diluizione. 64 / 340 Cosa serve per osservare bene un acaro? Si vede benissimo ad occhio nudo. È consigliabile una buona lente. È necessario un potente microscopio. 65 / 340 Quante paia di zampe hanno gli insetti adulti? 3 paia (6 zampe). 4 paia (8 zampe). Gli insetti hanno sempre le ali, ma non hanno zampe. 66 / 340 Che cosa sono i prodotti fitosanitari? Prodotti impiegati per la concimazione. Prodotti impiegati prevalentemente per difendere le colture agricole e le derrate alimentari. Prodotti antiparassitari per uso zootecnico. 67 / 340 A cosa servono i fungicidi? A combattere le malattie fungine delle piante agrarie. A favorire la potatura dei fruttiferi. A distruggere le foglie attaccate dal marciume. 68 / 340 Utilizzando una barra irroratrice è opportuno operare con una velocità di avanzamento: Non superiore a 8 km orari, con vento non contrario alla direzione di avanzamento. Non superare i 10 km purché in assenza di vento. Compresa fra 5 e 7 km orari 69 / 340 Quante paia di ali hanno generalmente gli insetti adulti? 3 paia. 4 paia. 2 paia. 70 / 340 Cosa indica il Limite Massimo di Residui? La quantità massima del fitofarmaco che può ritrovarsi negli alimenti e nei mangimi. L’intervallo di tempo tra l’ultimo trattamento e la raccolta. Il tempo di rientro in campo dopo un trattamento. 71 / 340 Cosa si intende per bonifica dei contenitori? Il lavaggio ripetuto del contenitore di un prodotto fitosanitario per ridurne al minimo il residuo. Il conferimento in discarica del contenitore. Lo stoccaggio in azienda a tempo indeterminato. 72 / 340 L’utilizzatore di una maschera con filtro antipolvere … È inutile che si accerti della data di scadenza. Deve controllare la data limite di deposito del filtro. Deve solo accertarsi che il filtro sia integro. 73 / 340 Che informazioni devono essere contenute in un bollettino fitosanitario, secondo quanto previsto dalla normativa sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari? Indicazioni sul momento migliore per effettuare l’irrigazione di una coltura. Indicazioni su come effettuare correttamente le operazioni di potatura. Indicazioni sulle principali colture, sulle avversità, sul momento più opportuno in cui effettuare gli interventi fitosanitari, qualora necessari, e sui prodotti fitosanitari utilizzabili. 74 / 340 Cosa sono le trappole a feromoni? Trappole cosparse di colla e con diversa colorazione per attrarre le diverse specie di insetti. Trappole che contengono un attrattivo alimentare per effettuare la cattura massale degli insetti. Trappole dotate di un erogatore di sostanze che attraggono di norma i maschi di una determinata specie d’insetti. 75 / 340 Quale tra i seguenti tipi di ugello determina la formazione di gocce con le dimensioni inferiori? Ugello a fessura 11003 a 5 bar. Ugello a fessura 11003 a 2 bar. Ugello a fessura 11005 a 2 bar. 76 / 340 Nel caso dell’insorgere di un malessere che si ritiene in qualche modo collegato con l’impiego di prodotti fitosanitari come è opportuno comportarsi? Provocare il vomito e mettersi a riposo. Bere del latte e distendersi per qualche ora. Rivolgersi al pronto soccorso mostrando al medico le etichette dei prodotti utilizzati. 77 / 340 Api e vespe sono specie che appartengono alla famiglia degli Imenotteri. Sono entrambe in grado di provocare danni alle coltivazioni? Sì, perché sono simili. Solo le vespe, perché le api non posseggono un apparato boccale atto a danneggiare i vegetali. No, nessuna delle due specie può causare danno ai vegetali. 78 / 340 Quali categorie di lavoratori sono tutelati dal Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro? Tutti i lavoratori e le lavoratrici, subordinati e autonomi. I lavoratori che hanno una particolare tipologia contrattuale e un particolare orario di lavoro. Tutti i lavoratori, eccetto quelli dipendenti con contratto a tempo determinato. 79 / 340 Alcuni prodotti fitosanitari possono essere impiegati per trattamenti di zone non agricole? Si, sempre. No. Solo quando è specificatamente indicato in etichetta. 80 / 340 Nel caso di vegetali destinati alla trasformazione industriale, surgelati o conservati si deve tenere conto dell’intervallo di sicurezza? No, se i prodotti vengono lavati con acqua bollente. Si deve tener conto. Non si deve tener conto. 81 / 340 Per proteggere le mani durante l’impiego dei prodotti fitosanitari è opportuno utilizzare guanti in: Pelle. Tessuto. Gomma nitrilica. 82 / 340 L’indicazione riportata in un’etichetta di un antiparassitario di una dose di 1,5 litri per ettaro equivale a: 1,5 litri per 100 litri d’acqua. 1,5 litri per 1000 metri quadrati di terreno. 0,75 litri per 5000 metri quadrati di terreno. 83 / 340 Il colore degli ugelli secondo le norme ISO identifica: La marca. La pressione di esercizio massima. La portata. 84 / 340 Che cosa prevede il nuovo sistema di classificazione chiamato CLP? La classificazione dei prodotti fitosanitari in base al meccanismo d’azione riconosciuto a livello mondiale (dal FRAC per i fungicidi, dall’IRAC per gli insetticidi e dallo HRAC per i diserbanti). La classificazione dei prodotti fitosanitari in base al loro livello di pericolosità per l’uomo (Molto tossico, Tossico, Nocivo e Irritante). La classificazione dei prodotti fitosanitari in base alla loro pericolosità legata agli effetti a breve e lungo termine sulla salute umana, sugli organismi viventi e sull’ambiente. 85 / 340 I prodotti più pericolosi per le api sono: I fungicidi. Gli insetticidi. Gli acaricidi. 86 / 340 Quali vantaggi offrono le nuove formulazioni dei prodotti fitosanitari (granuli idrodispersibili, fluido microincapsulato, etc)? Nessuno. Economici ed ambientali. Minore pericolosità per l’operatore, per l’ambiente e maggiore facilità di impiego. 87 / 340 L’uso ripetuto degli stessi erbicidi può dar luogo: Alla presenza di piante rinate della coltura precedente. A infestanti resistenti agli erbicidi impiegati, che si diffondono col tempo. A infestanti che soffocano la coltura. 88 / 340 È possibile impiegare prodotti fitosanitari per scopi diversi da quelli indicati in etichetta? No, i prodotti fitosanitari vanno usati solamente sulle colture per le quali sono autorizzati. Possono essere impiegati per altri scopi solamente se consigliati dal venditore. Si, solamente se è realmente necessario. 89 / 340 I mezzi individuali di protezione possono essere scambiati con i compagni di lavoro? Si. No. Sì, se lavati. 90 / 340 Può richiedere il certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari: Solo chi è imprenditore agricolo. Tutti i cittadini purché maggiorenni. Solo chi è in possesso di un titolo di studio in materie agrarie. 91 / 340 Il titolare dell’abilitazione all’acquisto e utilizzo può rivendere o regalare ad altre persone prodotti fitosanitari ad uso professionale? Sì, ma solamente se è certo che il loro impiego avvenga in modo corretto. No, in nessun caso, perché il rivenditore deve sempre accertare l’identità dell’acquirente e registrare i prodotti venduti con il riferimento al numero o codice dell’abilitazione dello stesso acquirente. Sì, ma solo se queste persone sono in possesso dell’abilitazione. 92 / 340 Cosa sono i trattamenti eseguiti per endoterapia ? Sono dei particolari trattamenti effettuati utilizzando i sistemi di microirrigazione. Vengono definiti in questo modo tutti i trattamenti con effettuati con prodotti sistemici. Sono dei trattamenti con prodotti che vengono iniettati all’interno del tronco e si diffondono nella pianta. 93 / 340 L’incremento della pressione di esercizio: Migliora la distribuzione del prodotto sulla vegetazione e quindi l’efficacia del trattamento. Crea gocce più grandi e meno soggette all’effetto deriva. Crea gocce più piccole e più soggette all’effetto deriva. 94 / 340 Cosa si intende per lotta integrata? L’utilizzo di tutti i mezzi di difesa delle colture disponibili, e cioè quelli agronomici, fisici, biologici e chimici, dove possibile utilizzando prodotti a basso impatto ambientale. L’impiego dei prodotti che recano in etichetta l’indicazione ‘Utilizzabile per la lotta integrata’. L’impiego integrato dei prodotti fungicidi, insetticidi e acaricidi. 95 / 340 I prodotti fitosanitari sono pericolosi per l’inquinamento dei corpi idrici superficiali e profondi? Si, ma solo gli insetticidi. No, non vengono quasi mai ritrovati nelle acque. Si, per cui bisogna utilizzare molte precauzioni per evitare fenomeni di contaminazione. 96 / 340 Il certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari ha durata: 3 anni. 5 anni. 7 anni. 97 / 340 Secondo la classificazione ISO, a parità di colore e alla stessa pressione, eroga una portata maggiore l’ugello: A cono. A ventaglio. La portata è la medesima per entrambi. 98 / 340 Le informazioni CLP sull’etichetta rappresentano: Il pericolo potenziale che rappresenta il prodotto La probabilità di venire a contatto col prodotto. Una generica indicazione dei pericoli 99 / 340 Il simbolo dell’albero scheletrito e del pesce morto in un fiume nero indica: Un prodotto che può causare la caduta delle foglie Un prodotto che presenta un pericolo potenziale per l’ambiente, in particolare per quello acquatico Un prodotto che presenta un pericolo potenziale per ogni forma di vita, uomo compreso 100 / 340 Quali provvedimenti occorre adottare se durante i trattamenti con prodotti fitosanitari compaiono chiazze cutanee (arrossamenti della pelle e bolle)?